“ Quasi tutte le sostanze 
vengono modificate dalla luce, 
alcune in misura maggiore di altre.
La fotografia si basa su questo fenomeno.
Se una sostanza fotosensibile 
viene esposta a un’immagine,
la luce di intensità variabile
 che costituisce l'immagine
può essere registrata e resa visibile.
Se il materiale sensibile non impressionato 
viene desensibilizzato
o asportato 
la registrazione diviene permanente."
(Beaumont Newhall, L'Immagine latente)
			 
La pellicola e il bianconero in particolare
sono diventati sinonimo 
di creazione artistica. E questo vale tanto 
più se ci riferiamo all’unicità di una stampa 
fotografica ai sali d’argento, che nasce 
in camera oscura dall’uso sapiente 
della carta e della chimica; e dal lavoro 
e dalle mani dello stampatore prende 
contorni, luci e chiaroscuri... prende anima.
		
Creazione artistica che in camera
oscura si fonda su un metodo
rigorosamente artigianale.
E’ importante quindi un buon negativo
per ottenere una buona stampa,
adottando, per lo sviluppo della pellicola,
un trattamento manuale, che,
con il rivelatore più adatto
e le procedure più appropriate
garantiscano un controllo accurato
della resa dei valori tonali.
Questo assicura continuità tra il momento dello scatto e la realizzazione della stampa.
Metodo complessivo di lavoro che definisce, secondo noi, la stampa fine art.

 
		
	 
		