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Il laboratorio è oggi, frutto
dell’evoluzione di questa
collaborazione, il luogo in cui le stampe
vengono asciugate e spianate,
spuntinate e/o ritoccate, calibrate.
Poi, su richiesta, rifinite con passepartout
tagliati su misura, montate su pannelli
con biadesivo, o in pressa a caldo
per montaggi conservativi, secondo
lo standard museale.

Negli ultimi anni poi è nata l’esigenza
di disporre di cornici adatte alla fotografia,
smontabili e riutilizzabili; cornici
in alluminio che fanno parte ormai
del bagaglio culturale del laboratorio
e vengono montate con o senza
passepartout, anche per singole stampe.

L’interdipendenza fra Camera Oscura
e Laboratorio non esclude però
che entrambi lavorino in autonomia,
e che in Laboratorio si lavori anche
su stampe provenienti dall’esterno.

Un discorso a parte merita poi
la “coloritura”delle stampe, che certamente
non rientra nelle classiche “lavorazioni”
da laboratorio: nata da una sperimentazione
autodidatta, si avvale di colori all’albumina
stesi a pennello con una tecnica maturata
negli anni. Questa elaborazione rende
la stampa “una copia unica” e allude
senz’altro alle antiche colorazioni manuali,
ma contemporaneamente se ne allontana
nell’intento non realistico.

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Fotomorgana © Salvatore De Donatis | credits Progetto GraficoRovaiWeber design